martedì 8 settembre 2015

Viking Festival 2015

Come ogni anno a Largs si tiene il Viking Festival e il 2015 non fa eccezione.
Sabato scorso, 5 Settembre, i Vichinghi si sono scontrati con l'esercito Scozzese per l'ennesima volta, mentre il sole calava sul Pencil.
Potete leggere la storia di questa battaglia nel mio post precedente su Largs se vi va.
Tuttavia questo mini-aggiornamento è solo per parlare un po' di questo evento che da anni si ripete.
Stesso format , ovvero ricostruzione della battaglia e poi,  in tre riprese, un vero scrontro fra gli esperti attori, appassionati di combattimento medievale, per vedere chi è l'esercito realmente migliore.
Quest'anno hanno vinto i vichingi tutti e tre gli incontri.
Giusto per spiegare la dinamica, un soldato viene ucciso quando un arma tocca una qualunque parte del suo corpo al di fuori di spada, scudo o elmo.
Si accascia li dove è stato toccato, e i restanti combattenti continuano a duellare finchè uno dei due eserciti non viene definitivamente sconfitto.

Quest'anno, a differenza di tutte le altre volte che ho assistito alla battaglia, ho portato con me la mia Nikon e mi son sbizzarrito a prendere alcuni scatti per immortalare il combattimento.
Pertanto ho deciso di mettere gli scatti più rappresentativi qui, su questo post, così da dare un po' l'idea non solo di come è la rappresentazione, ma anche delle persone che ogni anno, in occasione del festival, ci intrattengono fino all'arrivo dei fuochi artificiali combattendo per noi, pubblico non pagante.

Con la speranza che ripristino la tradizione di arrivare remando via nave e se ne vadano allo stesso modo, vi lascio alla carrellata di foto.
Fatemi sapere cosa ne pensate.

















martedì 1 settembre 2015

Largs: la piccola perla della costa Ovest.

Largs è una ridente cittadina costiera della regione scozzese nota come North Ayrshire.
Situata sulla sponda est del fiume Clyde, è considerata da molti una delle perle di questo immenso fiordo (Firth of Clyde).
La sua fama è principalmente basata sulla meravigliosa passeggiata che ogni week end, quando c'è il sole, si riempie di turisti.
Un paese con un discreto tenore di vita e molto gettonato dalle famiglie che vogliono mettere radici, Largs gode di un ottima fama in questa parte della Scozia.

A differenza dei paesi italiani che si affacciano sul mar Mediterraneo, qui la fredda acqua dell'oceano, non permette di godersi la spiaggia come potremmo immaginare.
Tuttavia come è nella natura dell'uomo ci si adatta.
Infatti windsurf, moto d'acqua, barche a vela e kayak sono sempre presenti.
Non di rado capita anche di vedere sub che partendo dalla spiaggia si immergono nelle gelide e torbide acque dove lunghissime alghe coprono il fondale.
Può capitare anche di vedere qualche amante della storia che, armato di metal detector, cerca per ore tracce del passato scavando nella sabbia.

Tuttavia, per tutti quelli che non hanno voglia di mettersi una muta , soffrire il freddo o comprarsi un metal detector, Largs ha i suoi piccoli segreti da offrire.
Dico segreti perché soltanto scavando un po nella storia si può davvero scoprire quei dettagli che spesso nemmeno l'ufficio del turismo locale sa darvi.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di seguire un percorso che copra un po' tutte le cose da vedere.
Il posto migliore dove cominciare, secondo me, è dal porticciolo turistico di Largs (Largs Marina) situato a sud del paese.



Come in ogni porto italiano si trovano le banchine, con barche a vela ormeggiate di ogni tipo, e anche due ristoranti dove fare abbondanti colazioni scozzesi.
Qui ha sede anche una scuola di vela e si possono fare lezioni giornaliere di kayak per principianti.
Alle spalle del porto però c'è una piccola passeggiata che sicuramente appassionerà gli amanti del mare.
Questo sentiero che costeggia la massicciata della ferrovia ostenta una raccolta di ancora che parte dalla fine del 1800 e arriva fino alle più moderne come forma e concezione.



Questa collezione in cui ogni ancora ha la sua storia e la spiegazione, è iniziata alla fine della seconda guerra mondiale quando la marina militare ha lasciato la zona.
Infatti proprio grazie alla particolare forma di questo grande fiordo naturale che è il Clyde, qui erano ormeggiate diverse navi della Royal Navy che svolgevano ruoli di pattugliamento delle coste e supporto ai convogli in arrivo dagli Stai Uniti.
Inoltre il Clyde con i suoi cantieri navali era un bersaglio molto sensibile durante il conflitto mondiale e, a darci un senso della sua importanza strategica, basti pensare che le incursioni di U Boat che cercavano di risalire il fiordo furono svariate.
Una di queste finì male per l'equipaggio del sommergibile U-33 che, identificato dalla HMS Gleamer, verrà affondato poche miglia a sud dell'isola di Arran.
Alla fine del conflitto la marina lasciò la zona e i depositi di materiale vennero smantellati lasciandosi però dietro le pesanti ancore ormai in eccesso che oggi possiamo ammirare.

Lasciandoci il porto turistico alle spalle e continuando verso nord non si può mancare il monumento simbolo di Largs: il famosissimo Pencil.
Questa struttura in pietra prende il nome dalla sua forma che ricorda una gigantesca matita.



Simile ai campanili delle chiesette del Connemara, il monumento è qui per commemorare la Battaglia di Largs, avvenuta qui il 2 Ottobre del 1263.



Questa vittoria scozzese sui vichinghi è davvero molto importante per la cultura locale.
Ancora oggi, verso la fine di Agosto, a Largs si tiene il Viking Festival che culmina proprio con una ricostruzione della battaglia ai piedi del monumento e uno spettacolo pirotecnico proprio mentre viene data alla fiamme la sagoma di una nave vichinga.



Nonostante l'importanza attribuitagli dagli scozzesi locali, il monumento è stato eretto solo dei primi del '900 quando la battaglia ha cominciato ad acquistare importanza.
Tuttavia le fonti che citano la battaglia negli scritti storici dell'epoca, sono davvero poche e nessuna sembra attribuirgli l'importanza che la gente del posto vuole dargli.
Le informazioni storiche che abbiamo a disposizione fanno notare quanto le vittime di questa presunta battaglia furono davvero un numero esiguo.
Visibile era inoltre la mancanza di impegno e motivazione da parte dei vichinghi comandati da Haco, un re norreno, che più che un massacro, era alla ricerca di un compromesso finanziario.
La riconferma di ciò sta nel fatto che nonostante la schiacciante vittoria che gli scozzesi ostentano, il trattato di Perth suggellato dopo lo scontro, stabiliva chiari termini che non sembravano essere quelli dettati da una nazione vincitrice.
Infatti la Scozia riconosceva la sovranità norrena su Orcadi e Shetland e inoltre era costretta a versare 4000 marchi più una annualità di 100 marchi.
Curioso è il fatto che una delle leggende vuole che il simbolo della Scozia, il cardo, sia stato proprio scelto in occasione di questo conflitto.
Stando alla tradizione si dice che i vichinghi vollero fare un imboscata all'esercito scozzese di Alessandro III proprio nel cuore della notte, per sorprenderli nel sonno.
Scesi a terra si avvicinarono di soppiatto all'accampamento nemico ma finirono dentro a dei cespugli pieni di cardi che fecero urlare di dolore alcuni soldati vichinghi.
I loro lamenti destarono l'attenzione delle guardie scozzesi che sventarono l'imboscata norrena.

Continuando verso nord sulla passeggiata di Largs, si giunge in verso un ampio prato verde dove la gente può distendersi e godersi la giornata magari giocando col cane.
Qui, vicino ad un cespuglio in prossimità della parte alta del prato, spicca una monolite che, stando alle voci locali, segnerebbe il punto esatto in cui Haco, il capo dei vichinghi, venne ucciso.



La storia di Haco è ben diversa, infatti il sovrano norreno è stato seppellito a Kirkwall sulle Orcadi, dove morì a seguito di una malattia.
Tuttavia, anche se errata, la storia lascia sempre un segno a riprova di questa leggenda, Largs ostenta una Haco Street.

Se dal monolite salite verso la parte alta di Largs e attraversate la Irvine Road, vi troverete a Douglas Park.



Il parco, mantenuto minuziosamente dagli addetti del comune, offre e campi da tennis in terra rossa completamente gratuiti e ospita anche un circolo privato di bocce.
Il viale alberato che separa le due aree sale verso la collina e porta ad un sentiero che si snoda fino al belvedere alle spalle del paese.
Con una piccola deviazione segnalata lungo la strada è possibile andare a vedere la famosa Haco's Tomb.



Il sepolcro, che si attribuisce erroneamente al sovrano norreno, ha in realtà una storia ancora più remota degli eventi della battaglia di Largs.
Infatti, il monumento di comprovato valore storico, ci permette di datare la presenza dell'uomo in questa zona già nel neolitico e nonostante non ci siano molti dettagli a riguardo, all'interno di questa tomba monolitica sono stati rinvenuti resti umani datati intorno al 2700 AC ovvero in corrispondenza della parte finale del Neolitico delle Isole Britanniche.

Continuando a salire si può raggiungere il belvedere passando per una peculiare scalinata fatta da vecchie traversine di legno della ferrovia.
Giunti in cima, una struttura a forma di fungo ci da le distanze dalle principali capitali del mondo e ci indica il nome isole visibili.



In una giornata di sole è possibile davvero vedere le colline scozzesi per miglia.
Prima di scendere di nuovo a valle vale la pena parlare un po' delle colline di Largs e della loro storia.
Innanzitutto ci troviamo in uno dei parchi più grandi della Scozia: il Clyde Muirshiel Park.
Qui nel 1800 i gentiluomini potevano prendere una ferrovia in miniatura che li portasse nel cuore del parco per dar la caccia ai fagiani.
Resti di questa vecchissima ferrovia sono ancora visibili dalle parti di Lochwinnoch.
Inoltre la Scozia, durante il secondo conflitto mondiale, era anche un centro di addestramento piloti per la RAF.
I suoi innumerevoli campi di aviazione erano il posto perfetto per far addestramento prima di portare le nuove reclute a fronteggiare il nemico nei cieli dell'Inghilterra.
Purtroppo questa zona è anche famosa per le nuvole a bassa quota che a volte sembrano appollaiarsi sulle colline come una coltre spessa di nebbia.
Cosi negli anni le colline sono state disseminate di relitti di quei piloti che, sfortunatamente, si sono trovati a volare in questa zona in condizioni avverse e hanno perso l'orientamento schiantandosi, quasi sempre con conseguenze fatali.
Ancora oggi ci sono numerosi relitti raggiungibili in poche ore.



Tornando in paese e spostandoci verso il centro ci sono diverse curiosità da vedere ma, per raccontare la loro storia, dobbiamo parlare della famiglia Brisbane.
Questa agiata famiglia locale è tristemente sempre meno conosciuta, ma è estremamente importante non solo per Largs ma per l'impero britannico.
I loro terreni, con i resti della loro villa, sono ancora oggi visitabili sulle colline a nord di Largs seguendo la Old Largs Road.
Il loro esponente di spicco, Sir Thomas Makdougall Brisbane, nacque proprio qui il 23 Luglio 1773.
Nell'ambito della sua carriera da nobiluomo nell'esercito di Sua Maestà, viaggiò nei vari territori dell'impero Britannico.
Appassionato di astronomia, fece erigere un telescopio a Largs di cui si possono ancora vedere i resti in Waterside Street.
Non contento andò in Australia dove fece costruire il primo osservatorio del continente e divenne governatore dello stato del New South Wales.
La sua fama nel paese dei canguri crebbe così in fretta che lo stato del Queensland ha come capitale la città che porta proprio il suo nome ovvero Brisbane.
Il ricordo di Sir Thomas è sparso un po' dovunque in Largs.
Ad esempio c'è una targa sul ponte accanto al Mackerston Green, il campo di minigolf sul mare.
C'è anche un monumento appena prima dell'inizio della Old Largs Road più o meno in corrispondenza dei loro terreni.



Un piccolo mausoleo della famiglia Brisbane sorge accanto ad un altro dei monumenti più importanti ma meno conosciuti di Largs: la Old Kirk detta anche Skelmorlie Aisle.




Quella che un tempo fu la chiesa principale del paese venne abbattuta nel 1802 lasciandone soltanto intatta un'ala dedicata alla famiglia a cui apparteneva Skelmorlie Castle, da cui appunto il nome.
Questa bassa struttura che sembra quasi un croft è circondata dalle lapidi del cimitero ed è accessibile, nei giorni di apertura, su richiesta al Museo di Largs.
Il museo raccoglie documenti e oggetti delle quotidianità scozzese collezionati nei secoli ed è gratuito.
Il suo ingresso e la cancellata di ingresso alla Old Kirk si trovano nel vicolo Manse Court alla destra del pub George, in Main Street.

Sempre collegandoci alla Old Largs Road, strada che si addentra nella campagna scozzese a nord di Largs, c'è un altra storia interessante da raccontare che risale ai tempi della epidemia di tifo che colpì Largs nel 1644.
Quando l'epidemia cominciò a diffondersi fra la popolazione venne stabilito che tutte le persone affette fossero trasferite al di fuori del paese allo scopo ti ridurre il contagio.
E così tutti gli affetti dal male incurabile vennero portati nell'area dove oggi passa Brisbane Glen Road, che all'epoca era una strada di aperta campagna.
Una delle poche persone che si volle prendere cura dei malati fino all'ultimo fu il reverendo di Largs: William Smith.
Purtroppo anche lui ben presto venne preso dal tifo e venne sepolto in una tomba ancora oggi visibile e visitabile: The Prophet Grave.




La tomba del profeta si chiama così perché quando l'uomo di chiesa giaceva in fin di vita, profetizzo che la malattia contagiosa non sarebbe mai più tornata a Largs fintanto che i rami delle due piante di agrifoglio, che delimitavano il suo giaciglio, non si fossero toccati.
Negli anni la tomba è stata più volte restaurata ed è una delle tappe del Geocaching locale che merita di essere scoperta.

Questa tappa del giro per Largs si trova ben fuori dai limiti cittadini, ma non è l'unica chicca storica di questa parte del paese.
Infatti qui vicino ci sono anche i resti di un forte: The Knock.



Situato sulla sommità della collina che domina la parte nord di Largs, lungo la Old Largs road, è stata per anni un insediamento militare.
Si dice fosse una postazione di avvistamento sassone e prima ancora uno degli innumerevoli forti romani costruiti lungo il Clyde allo scopo di avvisare la guarnigione locale sull'arrivo di eventuali invasori.
Quando l'esercito di Roma decise di spostarsi del Vallo di Adriano, esplorando i territori a nord, si trovarono ben presto di fronte al Clyde che, a tutti gli effetti, rappresentava una barriera naturale perfetta per contenere le invasioni.
Infatti riduceva la larghezza del nuovo confine da difendere, e permise la costruzione del Vallo Antonino.



La nuova frontiera che partiva da Glasgow e andava ad Edimburgo era destinata a non seguire i fasti del vallo che ancora oggi si trova nel nord dell'Inghilterra.
Nonostante ciò le opere difensive non tardarono e, lungo la costa del Clyde vennero costruiti numerose fortificazioni ad intervalli regolari per avvistare eventuali flotte che razziavano costantemente le coste controllate da Roma.
Proprio uno di questi forti sorgeva qui.
Ad oggi si gode di una vista magnifica su quasi tutto il Clyde.

Da The Knock, scendendo di nuovo verso Largs, si passa accanto al Routenburn Golf Course.
Alla fine della strada e poco prima di immettervi su Greenock Road, c'è una villeta pietra arenaria sulla sinistra in dal nome di Netherhall.



Questa era la casa dove visse William Thomson, Primo Barone di Kelvin, il fisico-matematico famoso per aver definito il valore dello zero termico assoluto e aver creato la scala per la temperatura che porta il suo nome.
La casa non è visitabile ma resta comunque un pezzo di storia locale.

Dall'altra parte della strada c'è un serntiro che attraversa un piccolo parco e porta al Largs Pond.
Questo piccolo laghetto artificiale profondo una quarantina di centimetri ospita il Largs Model Boat Club, un gruppo di appassionati di modellismo navale che periodicamente si trovano per passare ore pilotando splendide riproduzioni in scala di ogni tipo di vascello esistente.
I membri di questo club sono sempre pronti a condividere la loro passione con chiunque si trovi a passare.



Ritornando sulla passeggiata, scendendo a sud verso il centro, passiamo di fronte al Vikingar.
Questa struttura, oltre alla piscina e alla palestra, ospita il museo Vichingo di Largs.
Una visita interattiva che permette di toccare con mano come fosse la vita di una comunità vichinga.



Continuando lungo la costa si giunge al molo da cui partono i traghetti per l'isola di Cumbrae.
Questa piccola isola con il suo paese, Millport, sono una delle mete più gettonate dai turisti locali.
Con una traversata di soli 15 minuti, l'isola ha un pittoresco centro.
Sull'isola ci sono anche una scuola di vela, un museo, ed è possibile girarla in bici in poco tempo.
Ogni estate si svolge anche il Country & Western week-end che richiama da ogni parte della Scozia persone appassionate del vecchio west, che si vestono a tema e girano per le strade del paese i cui pub si trasformano in saloon.

Tornando a Largs anche il molo ha un paio di curiosità da raccontare.
La Calmac, azienda che opera il servizio di traghetti, decise qualche anno fa di espandere il molo per poter ormeggiare i traghetti durante la notte.
Prima della forma attuale ad L, l'approdo del traghetto che porta a Cumbrae era una semplice lingua di pietra che si allungava nel mare.
Quando venne deciso di allargarlo dandogli la forma attuale iniziarono opere di dragaggio del fondale.
Durante tale operazione venne rinvenuto un siluro della seconda guerra mondiale.
Durante il conflitto, Il Clyde, era stato pesantemente fortificato con postazioni antiaeree e stazioni siluranti di terra che avrebbero avuto lo scopo di affondare qualunque nave nemica cercasse di risalire il fiordo.
Il siluro qui ritrovato di produzione britannica venne preso in consegna dall'esercito che si affretto a farlo brillare al largo.
Purtroppo non abbastanza lontano da far si che l'onda d'urto dell'esplosione evitasse di danneggiare i vetri di un paio di case sulla costa che andarono in frantumi.
Sempre legata alla storia di questo piccolo molo c'è il ricordo della vecchia generazione di Largs che racconta dell'affondamento di un Catalina.



Il famoso e inconfondibile idrovolante ,simbolo della ricognizione marittima durante la seconda guerra mondiale, era ormeggiato qui quando in una notte di tempesta del 1943, a causa delle forti onde, affondò.
Un altra versione vuole che fosse affondato a causa di un errore di manovra del pilota.
Fatto sta che ancora oggi, i resti del possente bimotore, sono ancora la meta preferita dei sub che qui si immergono.

A questo punto bisogna anche menzionare le due mastodontiche chiese in pietra di arenaria rossa sul lungomare.
Queste monumentali strutture spiccano inevitabilmente da qualunque lato si guardi Largs e fanno parte, per così dire, dello skyline.
Queste due chiese protestantion sono visitabili se non durante la messa o per qualche apertura particolare.
La più grande è la Clark Memorial Church.



L'altra, con il suo inconfondibile orologio che splende nella notte di Largs, è la St Columba Parish Church.



Un ultima nota storica su Largs riguarda la stazione dei treni.
In Scozia la maggior parte delle stazioni che come Largs si trovano alla fine di una linea, hanno di solito una copertura che protegge i passeggeri dalle intemperie.
Una grande tettoia sotto la quale si può aspettare il treno senza preoccuparsi della pioggia spesso presente da queste parti come ad esempio nella stazione di Wemyss Bay
Anche qui c'era una tettoia che copriva i due binari della stazione.
Questo fino al 1995 quando, a causa di un incidente, un treno in arrivo da Glasgow non riuscì a fermarsi e, entrando a velocità sostenuta, sfondò le barre respingenti, il muro dell'ingresso e piombò sulla strada principale di Largs.
Per puro miracolo non ci furono vittime ma la stazione fu chiusa e dovette essere parzialmente ricostruita e nel processo perse la sua tettoia.



Parlando della Largs culinaria, da anni c'è la tradizione del gelato italiano, portato qui in Scozia dalla famiglia Nardini, che a Largs sono una vera e propria istituzione.
Due posti principali servono il loro prelibato gelato.
Il celeberrimo Nardini...



e il più piccolo Nardini At The Moorings.



Suggerisco una cena con un discreto menu italiano al primo oppure una colazione ricca di possibilità al secondo.
Se invece è una bella giornata e cercate una rigenerante bevuta, potete recarvi nei pub di Largs molti dei quali sono forniti di beer garden, per godervi una buona pinta sotto il sole.
Fra i più famosi ci sono decisamente il Mc Cabes, il J.G. Sharps e il Lounge con una terrazza sul tetto.
Se infine cercate qualcosa di più, provate lo Scotts dentro al porto turistico di Largs.
All'aperto e con uno sfizioso menu è la scelta di qualità.



In conclusione Largs è sicuramente la cittadina dove, sole permettendo, si ha la possibilità di scoprire tante piccole storie interessanti passeggiando su e giù per i vari punti di interesse.
Quando l'appetito comincia a farsi sentire, c'è la possibilità di passeggiare sullo splendido lungomare mangiando un gustoso gelato.
Se invece è la sete ad avanzare basta bersi una birra in uno dei vari pub con i loro giardini all'aperto..
Infine quando arriva la fame si può mangiare qualunque cosa vi passi per la testa: dal fish & chips alla pizza passando per un delizioso hamburger.

venerdì 15 maggio 2015

The Rocketeer – il ristorante con una storia da raccontare...

Potrei parlare dubito del Rocketeer e in 4 minuti avrei concluso dicendo che e' un posto da non perdere.



Tuttavia la storia della casupola dove sorge il ristorante merita di essere raccontata poiché non solo da il nome al locale ma è un pezzo di storia britannica importante e comunque a tutto il regno unito.
Per raccontare questa storia dobbiamo fare un passo indietro fino al 1807 e spostare la nostra attenzione a Mount's Bay in Cornovaglia.
In questa baia, il 29 Dicembre di quell'anno, naufragava la fregata britannica Anson causando la morte di circa un centinaio di membri del suo equipaggio.
Sulla costa, ad assistere impotente a questo disastro, c'era Henry Trengrouse.
Henry, nativo a Helston, venne talmente colpito dalla tragedia che decise di fare qualcosa per far sì che incidenti di questo tipo non avessero più le medesime conseguenze e per far ciò si improvvisò inventore con lo scopo di cercare un modo per salvare i naufraghi a bordo di navi alla deriva lungo la costa britannica.
Dopo anni di tentativi e di perfezionamenti riuscì finalmente a creare un sistema che permettere di mettere in collegamento una nave con la terraferma tramite una corda allo scopo di trasbordare i sopravvissuti.
Tale sistema, simile ad una teleferica, si chiama: Breeches Buoy.




L'idea tanto semplice quanto geniale era di individuare la nave alla deriva, puntarla con un rudimentale sistema di puntamento e lanciare, tramite un razzo, una cima verso i sopravvissuti che l'avrebbero utilizzata per tirare a se una seconda cima ancora più larga e creare cosi, una volta fissata al relitto, un sistema di tipo teleferica per trasportare le persone verso la riva.
Ben presto l'idea prese piede e lungo tutte le principali coste, specie in prossimità di centri abitati con piccoli porti, cominciarono a spuntare le cosiddette Rocket Houses.




Queste piccole casette contenevano tutto il materiale (corde, razzi e salvagenti) che serviva al personale a terra  (i Rocketeer) di salvare i naufraghi delle navi alla deriva.
Col passare degli anni e l'avvento della RNLI e delle sue imbarcazioni di salvataggio queste strutture sono andate via via in disuso.
Quelle più grandi si sono reinventate come abitazioni.
Le più piccole invece, come nel caso del Rocketeer, sono diventati ristoranti di pesce.
Ecco il link di Tripadvisor.

Dopo questo antipasto di storia passiamo alla recensione vera e propria.
Per certi aspetti questo posto ricorda un po Oban Pier Seafood Hut.
In primis è all'aperto pertanto bisogna beccare la giornata giusta per star fuori.
Ammetto che son stato fortunato e con un mio amico siamo andati al ristorante in un giorno di sole.
Tuttavia il vento ha fatto sì che ci intabarrassimo per bene in felpa e kway.
Considerate che la costa Est della Scozia è anche la più ventosa di solito quindi, anche nei giorni di sole, potrebbe esserci abbastanza vento da farvi desistere.
Tuttavia se riuscite nell'intento vi aspettano gradite sorprese.
Il posto, proprio come il famoso baracchino di Oban è specializzato in molluschi, crostacei e pesce.
Tuttavia risulta di una spanna superiore in quanto ad organizzazione e, essendo questa una parte ricca della Scozia, questo si riflette nei prezzi ovviamente.
Cosa intendo per organizzazione?
Per prima cosa i posti a sedere sono limitati e come in ogni ristorante bisogna aspettare che vi facciano sedere e pertanto non si condivide il tavolo con altri ma ad ognuno il suo.
Secondo punto è il menu più ampio e con molte portate calde.
Invece del piatto freddo di molluschi e crostacei avete anche il piatto caldo che è anche il piatto ammiraglia del ristorante.
È preferibile condividerlo infatti sul menu è segnalato per due persone.
Tuttavia se avete voglia di farvi un piatto unico lo raccomando.
Si chiama Hot Seafood Platter for Two.
Il costo prossimo alle 30 sterline può sembrare elevato per un posto che non ha nemmeno 4 muri ma qualitativamente parlando li vale tutti o quasi tutti.
Il suo contenuto è il seguente.
Un contenitore con dentro una generosissima porzione di cozze ancora bollenti con il loro liquido di cottura super prelibato.
Un piatto gigante con le immancabili patatine fritte a far da base assieme ad una insalata e, poste sopra di loro, 3 pezzi di pesce impanato (uno di salmone e uno di merluzzo) e infine mezza aragosta.
Quando dicevo che vale quasi tutte le 30 sterline mi riferivo alla impanatura del merluzzo secondo me troppo pesante e infatti ho finito per mangiarmi il pesce al suo interno e lasciarla li.
Tuttavia, le cozze compensano ampiamente questo difettuccio.
Il Seafood Chowder è un altra scelta che vale la pena.
Se fatta a modo, questa zuppa di pesce molto comune in Scozia è seconda solo al Cullen Skink che secondo me la fa da padrona.
Altro punto a favore del posto è la birra.
Siamo vicino a Belhaven dove viene prodotta la famosa Belhaven Best e il ristorante serve proprio questa birra quindi non dovete cercarvi un pub se vi va una buona pinta col del buon cibo.
Per gli amanti della natura e ambientalisti convinti sarà utile sapere che tutte le posate e tutti i piatti e bicchieri sono biodegradabili così da ridurre l'impatto su madre natura mentre ci scofaniamo le sue delizie.
Il personale è molto disponibile e preparato e sicuramente sa consigliare gli indecisi, cosa non da poco quando comincia ad esserci una scelta abbastanza ampia.
Altra cosa importante è il fatto che nonostante la struttura sia molto piccola, c'è comunque un bagno per i clienti.
Questo significa che dopo esservi gustati a mani nude cozze, aragoste e quant'altro, potete tranquillamente lavarvi le mani.

Infine non posso non parlare della vista che si vede dal ristorante.
Da ambedue i lati la spiaggia e la vista sul pittoresco paesino su cui, come nella maggior parte dei paesi britannici spicca la chiesa in stile gotico.






In conclusione.
Se siete in questa parte del paese sapete che siete nell'area di azione di Edimburgo e quindi tutto intorno la sua area di influenza tutto assume uno stile più pulito e upper class rispetto a Glasgow e in generale la costa Ovest.
Questo significa che i posti sono secondo me più curati e questo si riflette inevitabilmente nei costi di quello che qui comprate.
Il Rocketeer è secondo l'unico posto nell'area attorno a North Berwick che non solo vi promette pesce buono, di qualità e quantità ma vi offre anche qualcosa di diverso dal classico ristorantino con i dipinti delle navi appese ai muri e la bottiglia di vino bianco che spesso serve solo al ristorante a far cassa: vi offre anche un pezzo di storia.

Se cercate del buon pesce accompagnato da una buona birra, volete un pezzettino di storia e accettate di mangiare all'aperto per godervi la vista sul freddo mare del Nord allora The Rocketeer è la scelta giusta.

martedì 5 maggio 2015

Oban Pier Seafood Hut

Come già detto nel post , uno dei ristoranti migliori di Oban è sicuramente Oban Pier Seafood Hut.
Ecco il link per Tripadvisor.



Per godere della cucina di questo baracchino dovete accettare i seguenti SE.
SE vi piacciono crostacei, molluschi e pesce fresco....
SE la giornata lo permette (meteorologicamente parlando)....
SE vi va di contendervi i pochi posti con perfetti estranei....
SE avete accettato tutti i SE precedenti allora questo è il posto che fa per voi!

Con prezzi imbattibili e la qualità del pesce fresco appena pescato non potete fare scelta migliore.
Molto del pesce è ancora vivo e conservato in vasconi col ghiaccio proprio li vicino al baracchino.
Forchette di plastica, vassoi di plastica bicchierini di plastica e tovagliette di carta sono il quello che vi viene dato per consumare il prelibato prodotto del mare.
Per sedersi ci sono tavolini e tavoloni e spesso dovete condividere un posto con perfetti sconosciuti.
Questo può non essere piacevole per tutti ma personalmente non è un problema.
Anzi, molto spesso è la scusa per conoscere gente nuova e interessante che magari può anche darvi qualche dritta sui posti da vedere nei paraggi.

Il posto non ha la licenza per alcolici pertanto niente birra ma solo soft drink ma vi potete rifare in uno dei tanti pub nei dintorni.
Da provare sono sicuramente i piatti che con poco più di 10 sterline vi danno la possibilità di apprezzare tutti i prodotti locali.



Per i palati più fini ci sono anche ostriche e per i palati più semplici ci sono tramezzini con ricette a base di pesce.
I prezzi dello stesso tipo di cibo con la medesima quantità ma servito in un ristorante è quasi il doppio di quello che paghereste qui perciò se non avete un budget gigantesco per il vostro viaggio in Scozia e avete accettato i SE precedenti non indugiate oltre e godetevi questa esperienza.

In conclusione
Oban Pier Seafood Hut è il posto per far felici tutti ammesso che qualcuno proprio odi il pesce!
Non impatta sul portafoglio e vi da la qualità del ristorante con il prezzo del takeaway.
Da non perdere se siete ad Oban con una bella giornata di sole!





Orcadi - Terzo e Ultimo Giorno

Una giornata uggiosa e triste ci aspetta al nostro risveglio.
Lo ammetto, quando c'è da prendere aerei e traghetti ed essere la per tempo, comincio a sentirmi stressato già dal risveglio.
L'idea che un inconveniente ti possa far perdere ciò per cui hai pagato salato (e il traghetto non è certo economico se imbarchi la macchina), mi mette un po di pressione.
Ad ogni modo non è rimasto molto da vedere anche perché a meno di andare su altre isole, abbiamo bene o male visto tutto quello che ci eravamo prefissati.
Tuttavia decidiamo di fare un giro per il centro e vedere la cattedrale di St Magnus.



Ci incamminiamo per le viuzze e in breve siamo li per scoprire che è chiusa...
Strano ma vero.
E se avessi avuto bisogno di conforto religioso???
Scherzi a parte non ci resta molto altro da fare che vederla da fuori.









La cittadina tutt'intorno è deserta e mi ricorda un po le sensazioni che mi suscitava il film The Wicker Man nella sua versione originale del 1973.

Lasciamo il centro, ci congediamo dal B&B e prendiamo la macchina in direzione A965 per visitare uno dei posti più curiosi dell'isola: La Tomba Neolitica di Maeshowe.






Questo cumulo di terra con al sui interno una serie di luoghi di sepoltura, si trova in mezzo ad alcuni campi dove giulive pascolano alcune pecorelle ignare dell'importanza storico-culturale del posto.
La peculiarità del posto, oltre all'ottimo stato di conservazione della struttura, sta nel fatto che la tomba è stata profanata dai Vichinghi che vi hanno anche preso dimora e si sono divertiti a incidere rune sui muri.
Mi chiedo se le scritte sul muro che ci sono su alcuni palazzi in centro o ancora peggio chi ha inciso col suo nome qualche monumento di pietra diverrà famoso come i vichinghi tra qualche secolo ma per ora apprezziamo le rune fatte dai vichinghi che hanno razziato e profanato la tomba.
Ovviamente non è possibile fare delle foto al suo interno pertanto vi allego un LINK dove poter vedere cosa c'è al suo interno.
Le foto che ho potuto fare da fuori sono solo dei pannelli che spiegano ai visitatori cosa stanno guardando e cosa vedranno all'interno.
Nonostante la visita non sia molto lunga la guida sembra discretamente preparata per una visita cosi breve e con così poco da vedere.
Infatti anche le rune, vista una vista tutte... senza offesa.
Fatte le domande di rito decidiamo di lasciare il posto e farci strada verso Stromness.

Giunti a destinazione lasciamo la macchina già incolonnata per l'imbarco e giriamo il posto a piedi.
È spettrale!









Assolutamente nessuno in giro e la sensazione di stare un posto cosi è quasi alienante se non inquietante.
Girando per le vie sembra davvero che tutti se ne siano andati.





Passeggiando raggiungiamo la chiesa anche qui chiusa e infine, un po rassegnati ci prendiamo un caffè in un bar proprio vicino al porto dove nel frattempo vediamo attraccare il traghetto.



La desolazione è la sensazione mi assale che fra mancanza di persone e tempo grigio.
Le Orcadi sono tanto belle, quanto selvagge e misteriose.
Necessitano di molto più tempo per essere visitate e viaggiate prendendo stradine a caso e scoprendone i piccoli gioielli, cosa che purtroppo sento non siamo riusciti a fare con il poco tempo a disposizione e soprattutto hanno bisogno di sole e di giornate lunghe.

In Conclusione.
Se siete convinti che un posto non vada solo visto quando fa bello allora le Orcadi hanno qualcosa per voi in qualunque mese dell'anno.
Se diversamente vi piacciono le lunghe giornate e la possibilità di trovare bel tempo allora decisamente veniteci dopo Giugno.
Attenti però ai grandi flussi migratori di turisti che affollano l'isola rendendo banale e comunque ogni suo angolo come spesso accade in Scozia.
Senza sarcasmo tuttavia voglio aggiungere che come ogni isola scozzese, così anche le Orcadi, per quel poco che abbiamo visto, hanno una loro cultura e una loro storia che anche se simile, non è mail la stessa.
Le persone e i posti possono ricordarvi di qualcos'altro ma non vi daranno la medesima esperienza già vissuta.
Pertanto non lasciatevi scappare l'occasione di una mini vacanza su queste isole lontane dalla terraferma ma vicine al cuore delle persone che amano i posti remoti e hanno voglia di scoprire.

Infine un grazie a Simone per avermi fatto compagnia in questo viaggio con le sue chiacchierate.
Impossibile dimenticare anche i nostri silenzi guardando dal finestrino le Orcadi passare col sottofondo perenne di quel CD di Lucio Battisti.

Grazie a tutti per aver letto i post delle Orcadi.
Ci si rivede al prossimo racconto di viaggio!