martedì 4 dicembre 2012

Bar Hill Fort

Un giorno fra una chiacchierata e l'altra, il mio compare Bertrand, mi dice che e' interessato al vallo di Adriano.
Soggetto interessantissimo ma anche non pratico da visitare in questo periodo dell'anno.
Tuttavia gli chiedo che cosa ne pensa del vallo Antonino.
Ovviamente non ne ha mai sentito parlare e non lo biasimo perché io ne ho sentito parlare solo perché sono assuefatto ai documentari di storia e in particolare quelli britannici.
Tuttavia gli spiego cosa e' e gli propongo una visita a uno dei forti.
Cercando su internet trovo la brochure del vallo con i vari posti da visitare e , dopo poco decidiamo di partire alla volta della destinazione del giorno: Bar Hill Fort.

Per arriva ai resti del forte bisogna giungere al ridente (si fa per dire) comune di Twechar.
E' praticamente impossibile mancare i segnali che indicano il forte.
I più ingenui come il sottoscritto possono pensare di seguire il cartello e di poter parcheggiare vicino al forte ma non e' cosi', anzi chi si incammina con la propria autovettura per la strada sterrata si prepari a rifare tutta la strada in retro.
Questo scoraggia non poco chi si e' fatto almeno 70 KM per arrivare fin qui.
Tuttavia basta lasciare la macchina nella strada dalla parte opposta dell'inizio del sentiero dove un comodo parcheggio di alcuni business locali garantisce spazio in abbondanza.

Innanzitutto il posto e' abbastanza remoto ed e' palese che non ci sono poi tanti soldi per mantenerlo.
Tuttavia l'area e' recintata e mantenuta ma si capisce che non e' un posto che vede gente spesso e volentieri.
Prima di arrivarci bisogna prendere un sentiero in salita per almeno 15 minuti.
Giunti in cima si vede una struttura in muratura alta un paio di metri e circolare.
E' un acquedotto (moderno).
Di rimpetto c'è per l'appunto Barr Hill Fort.

Del forte poco e' rimasto, solo la base delle mura e delle terme.
Tuttavia la visita non , per chi e' appassionato, non e' per nulla inutile.
Infatti un ampia sezione del fossato e del muro e' visibile non solo accanto al forte ma anche lungo la strada che al forte porta.
Quello che sembra il letto di un fiume e' un fosso scavato dall'uomo quasi 2000 anni fa.

Dopo un'attenta visita dell'area si scopre anche che su una collina, quella più alta, c'era anche un insediamento preistorico con un forte.
Di quest'ultimo niente e' visibile ma dalla collina si domina la valle.
La vista e' sicuramente suggestiva e , in uno dei rari giorni di sole e' sicuramente una scusa in più per andare a vedere il forte.

La visita a Bar Hill ha lasciato me e il mio compare un po' perplessi perché ad essere onesti viene venduta davvero come una visita da fare lungo il vallo Antonino.
Tuttavia di quest'opera rimane cosi' poco che e' comprensibile come mai sia uno dei siti principali sulla brochure.

In conclusione, dopo un giorno sotto la pioggia per vedere cosi' poco eravamo un po' delusi ma se si legge fra le righe la storia di questa barriera difensiva e la si vede con gli occhi e la mente di chi ha scelto con cura il posto per fare un forte ed erigere una barriera contro un nemico numericamente superiore, si apprezza lo sforzo e il potere dell'esercito romano invasore.

A voi il giudizio tramite le foto.



















mercoledì 10 ottobre 2012

Glenfinnan

Sulla punta settentrionale del Loch Shiel, Glenfinnan e' una localita' di passaggio per chi sta andando a Mallaig sulla A830.



La maggior parte delle persone che decide di visitare la Scozia difficilmente passava di qua fino a qualche tempo fa nonostante la vallata splendida e la vista sul lago dominata dal monumento omonimo.
Tuttavia, a seguito dei film basati sui romanzi di Harry Potter, la zona ha avuto un aumento di visite notevole.
Lo si evince dal fatto che il parcheggio del visito center e' stato rifatto e ammodernato ed e' quasi sempre pieno nonostante sia a pagamento.
Daltronde e' difficile non voler vedere il Grenfinnan Viaduct se si appassionati dei romanzi della Rowling.



Il ponte che all'inizio di quasi ogni film viene attraversato dall'Hogwarts Express e' uno degli spettacoli piu' tipici delle Highlands.



Il contrasto di una ferrovia simbolo della rivoluzione industriale nel mezzo di una terra brulla e selvaggia e' un piacevole contrasto che lascia molti dei visitatori compiaciuti di essersi avventurati fin qui.
Il viadotto costruito alla fine del '800 si trova alle spalle del parcheggio del Glenfinnan Monument e, per chi non sa dove guardare, non salta subito all'occhio poiché coperto dagli alberi posti alla fine del parcheggio stesso.
Tuttavia una fila di persone che sale la collina accanto al parcheggio e fa foto nella sua direzione sono un costante indicatore che li c'e' qualcosa da vedere.
Negli anni il desiderio di vedere il monumento simbolo dei film del maghetto si e' fatto più intenso e gli appassionati dei film si sono cominciati ad avventurare sempre più vicino al ponte che ad oggi ha un sentiero che permette di raggiungere la stazione ferroviaria di Glenfinnan camminando da sotto il ponte e risalendo la collina accanto ad esso.



Facendo questo percorso e' possibile avere la vista più suggestiva che ci sia sul lago e sul viadotto.
Non e' raro trovare parecchi fotografi che, nel periodo estivo, quando il Jacobite Steam train passa di qua, restano in attesa per ore sperando di immortalare il passaggio di questo vecchio treno a  vapore che lascia la sua scia di fumo sulla strada ferrata del ponte.



La passeggiata dal viadotto alla stazione di Glenfinnan e' molto suggestiva ma per chi preferisse ottimizzare i tempi e' possibile raggiungere la fermata del treno in macchina.
Salendo dalla strada, la piccola stazioncina in legno, rimane sulla sinistra mentre a destra due carrozze storiche sono ferme su un binario morto.
La prima carrozza e' un vagone letto dove e' tutt'oggi possibile soggiornare per chi volesse fare un salto e una dormita nel passato.



La seconda carrozza e' un vagone ristorante dove , fino alle 5 di pomeriggio, e' possibile fare la classica pausa del the gustando gli shortbread, dolce tipico scozzese.





Accanto a queste due carrozze c'e' una imponente struttura di metallo che, per i profani, non e' facile identificare.



Leggendo il cartello posto accanto al mastodonte su rotaie dalla punta sfaccettata, si scopre che e' una parte  del treno che nel periodo invernale veniva aggiunta davanti al locomotore con lo scopo di spazzare via la neve accumulata sulle rotaie.
La stazione e' di per se molto curata e ricca di dettagli che rievocano l'epoca d'oro dei treni a vapore.
Vecchie valigie negli angoli, una vecchia pesa e altri minuziosi dettagli danno proprio l'idea di essere tornati all'epoca dei fasti della strada ferrata.






Al suo interno c'e' il museo, imperdibile per gli appassionati e , nel parcheggio, c'e' la vecchia torre di segnalazione con al suo interno ben 15 leve che una volta azionavano il sistema di cartelli e avvisi per i conduttori dei treni.



Lasciando la stazione e tornando verso il paese una visita alla chiesa di Glenfinnan e' d'obbligo.
La vista della chiesetta coi suoi blocchi di granito grigi e con alle spalle le colline del lago, richiama scenari tipici della cultura gaelica i cui esempi lampanti sono nelle sperdute chiese d'Irlanda.



Nel prato antistante la chiesa c'e' la vecchia campana posta in una sorta di gabbia di fil di ferro atta a proteggerla da qualche improbabile minaccia dato il peso della stessa.



Più in la alcune lapidi accanto alla chiesa indicano il piccolo cimitero.



L'ingresso principale con il suo portone in legno e' sempre chiuso e l'accesso all'interno e' posto sul lato orientale che da sul lago.
Da qui una piccola porta a vetri affiancata da una statua delle Santa Vergine da accesso alla piccola navata.



La chiesa non e' particolarmente ben conservata e muffa e intonaco che si staccano negli angoli alti del sottotetto sono comuni per un posto che viene utilizzato solo nella messa domenicale e non munito di riscaldamento.






Tuttavia il senso di raccoglimento e di rispetto per questo baluardo della fede in un posto tanto remoto sono la scintilla che porta i visitatori ad entrare e vedere i vecchi banchi, l'organo posto in un angolo e l'elaborato rosone che domina il semplice altare.




Le candele accese sono il tributo di chi viene qui a testimoniare il suo passaggio e la sua fede.
Dopo il raccoglimento della chiesetta, prima di lasciare Glenfinnan, bisogna per forza visitare il Monumento che domina il lago.




La torre sormontata dalla statua di un Highlander marca il punto in cui nel 1745 Bonnie Prince Charlie innalzo il suo stendardo per formare l'esercito che combatte' per lui nella Insurrezione Giacobita.



Incastonate nel muro di pietra che circonda la torre ci sono sono alcune lapidi commemorative con incise sopra in diverse lingue (inglese, francese e latino) la storia del monumento e del suo significato.



La visita nella torre e nel giardino interno sono a pagamento e per chi volesse immortalare il lago dal punto di vista del soldato delle highland e' un prezzo che vale la pena.
Tuttavia e' comunque possibile camminare gratuitamente fino al lago e immortalare la vista peculiare sul lago di cui il monumento gode.



Non di rado sulle rive del Loch Shiel si possono vedere cervi e , se c'e' ancora e qualche minuto di sole e' possibile fare un giro sul percorso fatto di tavole di legno che porta nel bosco posto sulla sinistra del monumento.



Concluso il giro al monumento e' tempo di rimettersi in marcia verso la prossima meta lungo la A830.
Mallaig e i suoi traghetti per le isole aspettano ad una estremità e Fort William e la A82 aspettano dall'altra.
A voi la scelta.