Con la tappa più impegnativa del
viaggio archiviata felicemente, il secondo giorno di viaggio si
preannunciava più cauto e sopratutto locale.
Infatti per bilanciare l'importanza
data a Lewis avevamo deciso di visitare alcune delle spiagge piu
belle di Harris.
Per chiunque faccia una ricerca su
Internet spesso si menziona Luskentyre fra le più belle per la
sabbia bianca, il mare azzuro-verde e la totale mancanza di traccia
dell'uomo.
Specie di notte quando la spiaggia
risulta libera da qualunque forma di inquinamento luminoso ed è
possibile godere di cieli stellati mozzafiato mentre nel sottofondo
lo sciabordio delle onde culla i pensieri.
Inoltre ci sono un paio di avvallamenti
perfetti per i campeggiatori che vogliono passar la notte in tenda.
Infatti queste due aree un po nascoste
a meta fra il parcheggio e il mare sono asciutte e coperte su tre
lati scongiurando le notti passate in balia del vento.
La sabbia bianca è composta per lo più
da miliardi di conchiglie frantumate in granelli finissimi.
Le conchiglie stesse si trovano in
quantità' abbondanti sul punto di massima dove arriva la marea.
Arrivando sulla spiaggia dal parcheggio
e seguendo il percorso, si giunge alla spiaggia e ci so trva subito
di fronte la spiaggia, il mare e Taransay.
Le maree fanno la differenza sulla
dimensione della spiaggia perciò un'occhiata alle maree prima di
andare è vivamente raccomandata.
Per accedere alla spiaggia e per tenere
fuori le pecore che pascolano liberamente (a volte anche sulla
spiaggia stessa) c'è un cancello da superare.
Il piccolo parcheggio dove si lascia la
macchina la macchina è in realtà un piccolo spiazzo con un cimitero
accanto e una piccola toilette.
La strada costeggia tutta la spiaggi a
di Luskentyre e il suo estuario rimase sulla destra.
Appena prima che la strada lasci la
spiaggia c'è una leggera salita, si passa un piccolo promontorio di
roccia sulla destra e c'è un parcheggio.
Suggerisco di fermarsi li perché da
questa posizione vantaggiosa è possibile vedere tutta la spiaggia di
Luskentyre nella sua bellezza e fare una foto.
Guardano dalla parte opposta del
parcheggio si può scorgere un'altra spiaggia di sabbia bianca.
Questa spiaggia vista da una
angolazione di 90 gradi e da un punto di vista favorevole abbastanza
in alto regala una serie di sfumature dal verde, vicino alla spiaggia
fino al blu man mano che ci si allontana e si guarda al largo.
Sulla spiaggia diverse piccole dune
danno davvero l'idea di posti non associabili alla Scozia.
Piccolissimo villaggio con giusto un
negozietto.
Continuando si arriva ad una icona
della penisola di Harris: St Clement's Church.
La chiesetta costruita verso il 1520
per i capofamiglia del clan Mac Leods è dedicata al papa Clemente I.
Nella sua storia si alternano momenti
di continua decadenza.
Più volte il tetto fu rifatto in ad
incendi di diversa natura e la torre danneggiata da un fulmine.
Per un breve periodo fu anche
abbandonata e usata come stalla per le mucche.
Leverburgh è il punto più a sud di
Harris/Lewis.
Continuando verso nord sull'altro lato
della costa si può prendere la Golden Road che per questioni di
tempo decidiamo di saltare.
Descritta da molti come una delle
single-track-road più suggestive, porta fino a Tarbert.
La
B887 parte poco dopo la fine di Tarbert ed è una diramazione della
A859.
Se si
ha la fortuna di prenderla verso il tramonto si può vedere come il
sole infiamma di rosso la costa.
La
strada non è delle migliori e , per fortuna, si incontrano
pochissime macchine.
Tuttavia
anche i locali guidano molto piano in prossimità dei punti peggiori
della strada.
La
prima curiosità del posto è proprio vicino all'incrocio con la
A859.
Infatti
è possibile vedere la vecchia stazione baleniera dove venivano
processati i cetacei per estrarne l'olio.
Oggi
della imponente struttura di una volta rimane solo un'alta ciminiera
e qualche muretto alla base.
La
strada continua scendendo verso una insenatura e risalendo dalla
parte opposta.
Nel
punto più alto , oltre a godere di una eccellente visuale, è
possibile arrivare molto vicino alla fauna locale e scattare qualche
foto unica ai cervi che si trovano nelle varie aree dell'isola che
spesso vengono a mangiare l'erba che cresce a bordo strada.
Lo
ammetto, ero titubante perché nonostante il GPS dicesse di
proseguire ci sembrava di entrare a casa di qualcuno.
L'enigma
e presto spiegato.
La
strada passa esattamente attraverso il il terreno privato del
castello ed è di solo transito.
Non è
possibile accedere ai giardini del castello ne parcheggiarvi
all'interno.
La
vista anche della piccola insenatura che fa da porto naturale è
suggestiva.
Sempre
camminando sulla strada è possibile camminare vicino al castello il
che da una percezione alienata di proprietà privata ma questa è la
peculiarità del luogo.
Una
breve visita e poi torniamo verso casa con le ultime luci del giorno.
Prima di mettere via la macchina fotografica pero' faccio un ultima foto alla cascatella che costeggia la strada.
Un
piccolo trucco fotografico et
voila'!
Un altro ricordo da portare a casa!
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