sabato 23 agosto 2014

Drumlanrig Castle

La maggior parte dei turisti che decidono di fare un viaggio in Scozia hanno di solito un itinerario mentale preimpostato dettato dalla loro cultura personale, dai pacchetti vacanze o da qualche guida.
Tuttavia la Scozia, secondo me, è il paese della scoperta casuale.
Infatti innumerevoli volte ho preso una strada a caso e ho scoperto una nuova chicca.
Detto ciò sarei un ipocrita a suggerire di fare lo stesso a chi viene in vacanza solo per qualche giorno.
Questa premessa però mi serve per introdurre una delle mie scoperte casuali che è anche una delle migliori.
Il Castello di Drumlanring.

Era autunno quando in dolce compagnia ci sono capitato la prima volta.
Percorrevo la strada A76 (regione Dumfries & Galloway) in direzione sud quando il classico cartello marrone che indica un posto turistico coglie la mia attenzione.
Freccia a destra e imbocco una strada in mezzo ad un bosco che poco dopo si allarga e, dopo una curva vicino ad una villetta, passa sopra un ponticello di pietra.
Nel fiume sottostante alcune persone stanno facendo kayaking.
Procedo lento perché prima di tutto non ho fretta e poi è sempre buona regola andare piano su queste stradine non originariamente progettate per il traffico di automobili.
Passato il ponte la strada sale leggermente con una curva e poi diventa un rettilineo su un magnifico viale alberato.
In fondo si scorge il castello con la sua peculiare muratura rosa e la sua simmetria perfetta.
Una cartolina!


 È unicamente suggestivo guidare fino in fondo al viale e arrivare al piazzale antistante.
Sulla destra, di fronte alle vecchie stalle che fungono da biglietteria,c'è un parcheggio dove lasciare la macchina.
Il primo desiderio non è di entrare subito ma di fare quattro passi attorno per vedere il parco che lo circonda.
Multo suggestivo è il sentiero che passa sul lato sinistro del castello.
La prima cosa che balza all'occhio è un pannello che racconta del Sicomoro di Drumlanring, la gigantesca pianta che da più di 300 anni occupa il suo posto nel parco.





Continuando lungo il sentiero si arriva ad un parco giochi per bambini con area picnic coi classici tavoloni di legno.
Mangiare al sacco in Scozia è molto comune e vale la pena farci un pensierino specie se è una bella giornata.
L'altra parte del castello invece regala sorprese di diverso tipo.
La zona delle stalle e gli alloggi della servitù sono stati sapientemente convertiti in aree di intrattenimento con opzioni un po' per tutti i gusti.
Per il ristoro c'è uno di quei classici posti che si trovano nei castelli o nei musei britannici.
Ovvero una specie di mensa che non è ne un vero ristorante ne tanto meno solo un bar.
Qui vicino c'è esposto uno dei vecchi tetti a punta delle torri del castello che permette di vedere come venivano costruiti.



Un area per il soft-play dedicata ai bambini e un'area dedicata alla scoperta della fauna e flora attorno al castello per stimolare le menti dei più giovani.
Nei diversi caseggiati che compongono questa area, uno spicca sugli altri ed è dedicato ad un museo particolare: quello della bicicletta.







Un sacco di esemplari rari, prototipi e anche le famose Penny-Farthing ovvero i Bicicli.











C'e anchela Koga Miyata, la bici con cui Mark Beaumont, un ciclista scozzese, ha fatto il giro del mondo e ha accumulato ben 25000 miglia!





Infine si può passare all'acquisto di qualche souvenir nel negozietto qui vicino che vende libri e il classico mix di memorabilia scozzesi.

Ora passiamo al castello.
Una premessa per i fotografi: il castello non ammette foto di tipo “professionale” e pertanto all'ingresso vi viene confiscato gentilmente il cavalletto in caso lo voleste portare. Suggerisco pertanto di lasciarlo in macchina se possibile.
Inoltre dentro le stanze non è possibile fare fotografie.

Cominciando la visita bisogna subito dire che definirlo castello non è corretto.
Infatti originariamente c'era solo una struttura a quadrilatero con torri ad ogni vertice che oggi compone la parte più vecchia.



L'ingresso che vediamo oggi con le scalinate invece, è stato costruito in seguito.









L'arenaria rosa con cui è costruito è una scelta di stile molto particolare confronto agli altri castelli di granito o di arenaria rossa.
I duchi di Queensferry, ovvero la famiglia Douglas che possiede il castello hanno una storia molto importante per gli scozzesi che pochi sanno ma merita di essere raccontata.
Per fare ciò bisogna fare un passo indietro alla morte di Robert The Bruce.
Robert aveva fatto voto che durante la sua vita avrebbe intrapreso una crociata per combattere i saraceni in Terra Santa.
Sul suo letto di morte, non avendo mantenuto fede alla sua promessa, chiese ai suoi cavalieri più fidati di organizzare una crociata e che il suo cuore fosse portato alla Basilica del Santo Sepolcro e poi riportato in Scozia per essere di nuovo sepolto accanto al suo corpo.
Il suo cuore venne messo all'interno di un piccolo scrigno d'argento con una catenella per essere trasportato più elegantemente e facilmente.
Il compito di organizzare la crociata ricadde su alcuni uomini fidati tra cui Sir James Douglas.
Non riuscendo ad organizzarne una a livello internazionale Sir Douglas e gli altri si unirono ad Alfonso XI di Castiglia nella sua guerra contro i Mori del regno di Granada.
Durante la battaglia, Sir Douglas, rimasto accerchiato, scaglio il piccolo scrigno verso i nemici pronunciando la seguente frase: “Now pass thou onward as thou wert wont, and Douglas will follow thee or die”.
Questo gesto epico nel tentativo di adempiere alla missione di Robert The Bruce si associò da allora al suo stemma araldico: il simbolo del cuore.
Ecco spiegato il perché all'interno del castello si può notare parecchie volte, scolpito nella arenaria, il simbolo a forma di cuore adornato con un paio d'ali.





Il castello di per se è molto simile a tanti altri castelli scozzesi dal punto di vista degli interni con una serie interminabile di camere da letto, sale di lettura, sale della musica ecc.
Tuttavia qui spicca la sua grande scala di legno molto suggestiva con magnifici quadri ad adornarne le pareti.
Un ultima nota interessante sul castello riguarda la presenza di due quadri importanti.
Una delle copie de “La madonna dei fusi” (Buccleuch Madonna) di Leonardo Da Vinci e un quadro di Rembrandt dal nome “Una vecchia donna che legge”.
Purtroppo come già detto non è possibile fare foto al suo interno pertanto se volete saperne di più vi suggerisco di vedere il sito ufficiale qui.

Terminata la visita ci sono diverse altre attrazioni. I giardini situati sul retro del castello, specie nel periodo della fioritura, dicono siano meritevoli di visita. È possibile vederli dalle finestre a sud durante il tour delle stanze.
Infine ci sono anche altre attrazioni tipo la pesca o un tour in 4X4 in alcuni periodi dell'anno ma la migliore, secondo me, rimane sotto il periodo di Natale.
Infatti nei due week end che precedono il 25 Dicembre il castello si colora con mercatini e attrazioni tipiche dello spirito di questa festa.
Il programma è disponibile sul sito un paio di mesi prima.
Potrebbe essere una buona scusa per i visitatori che vogliono vedere Glasgow per lo shopping e poi staccare dalla frenesia degli acquisti con qualcosa di diverso e molto tipico.

In conclusione Drumlanrig è un castello non troppo impegnativo e per tutte le stagioni.
Anche se non sulle rotte turistiche consuete non è una attrazione isolata. Infatti oltre al castello, nelle vicinanze,ci sono Loch Moor, grazioso lago dove campeggiare gratuitamente, e il parco nazionale del Galloway con la splendida strada sterrata che lo attraversa e che è percorribile anche con macchine non a trazione integrale.
Se siete naturalisti convinti non fatevi scappare questo angolo di Scozia!





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