La
maggior parte dei turisti che decidono di fare un viaggio in Scozia
hanno di solito un itinerario mentale preimpostato dettato dalla loro
cultura personale, dai pacchetti vacanze o da qualche guida.
Tuttavia
la Scozia, secondo me, è il paese della scoperta casuale.
Infatti
innumerevoli volte ho preso una strada a caso e ho scoperto una nuova
chicca.
Detto
ciò sarei un ipocrita a suggerire di fare lo stesso a chi viene in
vacanza solo per qualche giorno.
Questa
premessa però mi serve per introdurre una delle mie scoperte casuali
che è anche una delle migliori.
Il
Castello di Drumlanring.
Era
autunno quando in dolce compagnia ci sono capitato la prima volta.
Percorrevo
la strada A76 (regione Dumfries & Galloway) in direzione sud
quando il classico cartello marrone che indica un posto turistico
coglie la mia attenzione.
Freccia
a destra e imbocco una strada in mezzo ad un bosco che poco dopo si
allarga e, dopo una curva vicino ad una villetta, passa sopra un
ponticello di pietra.
Nel
fiume sottostante alcune persone stanno facendo kayaking.
Procedo
lento perché prima di tutto non ho fretta e poi è sempre buona
regola andare piano su queste stradine non originariamente progettate
per il traffico di automobili.
Passato
il ponte la strada sale leggermente con una curva e poi diventa un
rettilineo su un magnifico viale alberato.
In
fondo si scorge il castello con la sua peculiare muratura rosa e la
sua simmetria perfetta.
Una
cartolina!
È
unicamente suggestivo guidare fino in fondo al viale e arrivare al
piazzale antistante.
Sulla
destra, di fronte alle vecchie stalle che fungono da biglietteria,c'è
un parcheggio dove lasciare la macchina.
Il
primo desiderio non è di entrare subito ma di fare quattro passi
attorno per vedere il parco che lo circonda.
Multo
suggestivo è il sentiero che passa sul lato sinistro del castello.
La
prima cosa che balza all'occhio è un pannello che racconta del
Sicomoro di Drumlanring, la gigantesca pianta che da più di 300 anni
occupa il suo posto nel parco.
Continuando
lungo il sentiero si arriva ad un parco giochi per bambini con area
picnic coi classici tavoloni di legno.
Mangiare
al sacco in Scozia è molto comune e vale la pena farci un pensierino
specie se è una bella giornata.
L'altra
parte del castello invece regala sorprese di diverso tipo.
La
zona delle stalle e gli alloggi della servitù sono stati
sapientemente convertiti in aree di intrattenimento con opzioni un
po' per tutti i gusti.
Per
il ristoro c'è uno di quei classici posti che si trovano nei
castelli o nei musei britannici.
Ovvero
una specie di mensa che non è ne un vero ristorante ne tanto meno
solo un bar.
Qui
vicino c'è esposto uno dei vecchi tetti a punta delle torri del
castello che permette di vedere come venivano costruiti.
Un
area per il soft-play
dedicata ai bambini e un'area dedicata alla scoperta della fauna e
flora attorno al castello per stimolare le menti dei più giovani.
Nei
diversi caseggiati che compongono questa area, uno spicca sugli altri
ed è dedicato ad un museo particolare: quello della bicicletta.
Un
sacco di esemplari rari, prototipi e anche le famose Penny-Farthing
ovvero i Bicicli.
C'e
anchela Koga Miyata, la bici con cui Mark Beaumont, un ciclista
scozzese, ha fatto il giro del mondo e ha accumulato ben 25000
miglia!
Infine
si può passare all'acquisto di qualche souvenir nel negozietto qui
vicino che vende libri e il classico mix di memorabilia scozzesi.
Ora
passiamo al castello.
Una
premessa per i fotografi: il castello non ammette foto di tipo
“professionale” e pertanto all'ingresso vi viene confiscato
gentilmente il cavalletto in caso lo voleste portare. Suggerisco
pertanto di lasciarlo in macchina se possibile.
Inoltre
dentro le stanze non è possibile fare fotografie.
Cominciando
la visita bisogna subito dire che definirlo castello non è corretto.
Infatti
originariamente c'era solo una struttura a quadrilatero con torri ad
ogni vertice che oggi compone la parte più vecchia.
L'ingresso
che vediamo oggi con le scalinate invece, è stato costruito in
seguito.
L'arenaria
rosa con cui è costruito è una scelta di stile molto particolare
confronto agli altri castelli di granito o di arenaria rossa.
I duchi di Queensferry, ovvero la famiglia Douglas che possiede il castello hanno una storia molto importante per gli scozzesi che pochi sanno ma
merita di essere raccontata.
Robert
aveva fatto voto che durante la sua vita avrebbe intrapreso una
crociata per combattere i saraceni in Terra Santa.
Sul
suo letto di morte, non avendo mantenuto fede alla sua promessa,
chiese ai suoi cavalieri più fidati di organizzare una crociata e
che il suo cuore fosse portato alla Basilica del Santo Sepolcro e poi
riportato in Scozia per essere di nuovo sepolto accanto al suo corpo.
Il
suo cuore venne messo all'interno di un piccolo scrigno d'argento con
una catenella per essere trasportato più elegantemente e facilmente.
Non
riuscendo ad organizzarne una a livello internazionale Sir Douglas e
gli altri si unirono ad Alfonso XI di Castiglia nella sua guerra
contro i Mori del regno di Granada.
Durante
la battaglia, Sir Douglas, rimasto accerchiato, scaglio il piccolo
scrigno verso i nemici pronunciando la seguente frase: “Now
pass thou onward as thou wert wont, and Douglas will follow thee or
die”.
Questo
gesto epico nel tentativo di adempiere alla missione di Robert The
Bruce si associò da allora al suo stemma araldico: il simbolo del
cuore.
Ecco
spiegato il perché all'interno del castello si può notare parecchie
volte, scolpito nella arenaria, il simbolo a forma di cuore adornato
con un paio d'ali.
Il
castello di per se è molto simile a tanti altri castelli scozzesi
dal punto di vista degli interni con una serie interminabile di
camere da letto, sale di lettura, sale della musica ecc.
Tuttavia
qui spicca la sua grande scala di legno molto suggestiva con
magnifici quadri ad adornarne le pareti.
Un
ultima nota interessante sul castello riguarda la presenza di due
quadri importanti.
Una
delle copie de “La
madonna dei fusi” (Buccleuch Madonna) di Leonardo Da Vinci e un
quadro di Rembrandt dal nome “Una
vecchia donna che legge”.
Purtroppo
come già detto non è possibile fare foto al suo interno pertanto se
volete saperne di più vi suggerisco di vedere il sito ufficiale qui.
Terminata
la visita ci sono diverse altre attrazioni. I giardini situati sul
retro del castello, specie nel periodo della fioritura, dicono siano
meritevoli di visita. È possibile vederli dalle finestre a sud
durante il tour delle stanze.
Infine
ci sono anche altre attrazioni tipo la pesca o un tour in 4X4 in
alcuni periodi dell'anno ma la migliore, secondo me, rimane sotto il
periodo di Natale.
Infatti
nei due week end che precedono il 25 Dicembre il castello si colora
con mercatini e attrazioni tipiche dello spirito di questa festa.
Il
programma è disponibile sul sito un paio di mesi prima.
Potrebbe
essere una buona scusa per i visitatori che vogliono vedere Glasgow
per lo shopping e poi staccare dalla frenesia degli acquisti con
qualcosa di diverso e molto tipico.
In
conclusione Drumlanrig è un castello non troppo impegnativo e per
tutte le stagioni.
Anche
se non sulle rotte turistiche consuete non è una attrazione isolata.
Infatti oltre al castello, nelle vicinanze,ci sono Loch Moor,
grazioso lago dove campeggiare gratuitamente, e il parco nazionale
del Galloway con la splendida strada sterrata che lo attraversa e che
è percorribile anche con macchine non a trazione integrale.
Se
siete naturalisti convinti non fatevi scappare questo angolo di
Scozia!
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